Conto Termico 2.0 a Benevento – Contributi a Fondo Perduto fino al 65% per migliorare l’efficienza energetica

Il Conto Termico 2.0 è un sistema di finanziamenti a fondo perduto fino al 65% per potenziare l’efficienza energetica degli edifici – Il Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, migliora e semplifica il meccanismo di supporto già istituito dal decreto del 28 dicembre 2012, che promuove azioni per migliorare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I destinatari includono Enti pubblici, imprese e individui che possono accedere a finanziamenti per 900 milioni di euro all’anno, di cui 200 milioni riservati agli Enti pubblici. Il Gestore dei Servizi Energetici è responsabile della gestione del meccanismo e della distribuzione degli incentivi.

Il nuovo Conto Termico rappresenta un’evoluzione rispetto al precedente introdotto nel 2012. Oltre all’espansione delle modalità di accesso e dei soggetti idonei (ora inclusi anche le società interne e le cooperative abitative), sono stati introdotti nuovi interventi per l’efficienza energetica. Le modifiche più significative riguardano anche le dimensioni degli impianti ammissibili, che sono state aumentate, mentre la procedura di accesso diretto per gli apparecchi catalogati è stata semplificata.

Altre innovazioni riguardano gli incentivi stessi: è stato aumentato il limite massimo per la loro erogazione in un’unica soluzione (da 600 euro a 5.000 euro), e i tempi di pagamento sono stati ridotti da 6 a 2 mesi nel nuovo meccanismo.
Con il Conto Termico 2.0 è possibile migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, riducendo i costi energetici e recuperando rapidamente parte delle spese sostenute. Inoltre, il Conto Termico 2.0 consente agli Enti pubblici di dare l’esempio come previsto dalle direttive sull’efficienza energetica e contribuisce alla creazione di un Paese più efficiente.
Il Conto Termico 2.0 offre incentivi più generosi:
fino al 65% della spesa sostenuta per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB);
fino al 40% per interventi di isolamento di pareti e coperture, sostituzione di serramenti, installazione di schermature solari, illuminazione interna, tecnologie di automazione degli edifici, caldaie a condensazione;
fino al 50% per interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% se combinati con la sostituzione dei serramenti, come le caldaie a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.;
fino al 65% per pompe di calore, caldaie e generatori a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per gli Enti pubblici (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative abitative e le cooperative sociali.
I requisiti
I soggetti che possono richiedere gli incentivi del Conto Termico 2.0 sono:
Enti pubblici, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, cooperative abitative iscritte all’Albo nazionale delle cooperative edilizie abitative e dei loro consorzi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, società interamente pubbliche e cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali;
Soggetti privati.
L’accesso ai meccanismi di incentivazione può avvenire direttamente o tramite una ESCO: per gli Enti pubblici attraverso un contratto di prestazione energetica, per i soggetti privati anche attraverso un contratto di servizio energetico previsto dal d.lgs. 115/2008.
Dal 19 luglio 2016 (a 24 mesi dall’entrata in vigore del d.lgs.102/2014), solo le ESCO certificate secondo la norma UNI CEI 11352 possono richiedere gli incentivi al GSE.
Gli incentivi
Gli incentivi sono regolati da contratti di diritto privato tra il GSE e il Soggetto Responsabile. Sono corrisposti dal GSE sotto forma di rate annuali costanti della durata da 2 a 5 anni, a seconda dell’intervento e della sua dimensione, o in un’unica soluzione se non superano i 5.000 euro.

Enti pubblici e ESCO che operano per loro conto possono richiedere l’intero incentivo in un’unica soluzione, anche se supera i 5.000 euro.

Enti pubblici e ESCO che operano per loro conto possono optare anche per un pagamento parziale all’avvio dei lavori e il saldo alla loro conclusione.
Per ogni tipo di intervento sono definite le spese ammissibili, i massimali di costo e il valore dell’incentivo.

Gli incentivi del Conto Termico 2.0 non possono essere cumulati con altri incentivi statali, ad eccezione dei fondi di rotazione, dei fondi di garanzia e dei contributi in conto interesse.

Gli Enti pubblici (esclusi le cooperative abitative e le cooperative sociali) possono cumulare gli incentivi con incentivi in conto capitale, anche statali, fino al 100% delle spese ammissibili.

Gli interventi incentivati
1) Interventi per migliorare l’efficienza energetica negli edifici esistenti (RISERVATI AGLI ENTI PUBBLICI)

Miglioramento dell’involucro:

isolamento di pareti e coperture;
sostituzione dei serramenti;
installazione di schermature solari;
trasformazione degli edifici esistenti in “nZEB”;
illuminazione interna;
tecnologie di automazione degli edifici.
Sostituzione degli impianti esistenti per il riscaldamento invernale con impianti più efficienti come le caldaie a condensazione.
2) Interventi di piccola scala per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza

Sostituzione degli impianti esistenti con generatori alimentati da fonti rinnovabili:
pompe di calore, per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria;
caldaie, stufe e camini a biomassa;
sistemi ibridi a pompe di calore.
Installazione di impianti solari termici anche con tecnologia di raffreddamento solare per la produzione di freddo.

Gli interventi devono utilizzare esclusivamente apparecchi e componenti nuovi e devono essere dimensionati in base ai reali fabbisogni di energia termica.
Meccanismi di accesso
L’accesso agli incentivi avviene attraverso 2 modalità:

1) ACCESSO DIRETTO: per gli interventi completati dagli Enti pubblici e dai soggetti privati, la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
È previsto un processo semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di apparecchi di piccole dimensioni (per generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) elencati nel Catalogo degli apparecchi domestici, reso pubblico e aggiornato periodicamente dal GSE.

2) PRENOTAZIONE: per gli interventi da realizzare dagli Enti pubblici e dalle ESCO che operano per loro conto, con un primo pagamento all’avvio e il saldo alla conclusione dei lavori.
Per prenotare l’incentivo, gli Enti pubblici, tranne le cooperative abitative e le cooperative sociali, possono presentare una richiesta preventiva se soddisfano una delle seguenti condizioni:
A) una Diagnosi Energetica e un atto amministrativo che impegni alla realizzazione di almeno un intervento indicato nella Diagnosi Energetica;
B) un contratto di prestazione energetica stipulato con una ESCO;
C) un provvedimento o un atto amministrativo che attesti l’assegnazione dei lavori con il verbale di consegna dei lavori.

La richiesta di prenotazione deve essere approvata dal GSE. In tal caso, il GSE si impegna a destinare la somma corrispondente all’incentivo dovuto.
L’accesso operativo agli incentivi in modalità diretta avviene tramite l’applicazione informatica dedicata Portaltermico, attraverso cui gli Enti pubblici e i soggetti privati, entro 60 giorni dalla conclusione dell’intervento, compilano e inviano la documentazione necessaria per l’ammissione all’incentivo.

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