Superbonus 110% per il miglioramento dell’efficienza energetica: tutto quello che devi sapere
A causa della necessità di rilanciare l’economia in modo deciso, il governo italiano ha emanato il così detto Decreto Rilancio poi convertito con modifiche nella legge 77/2020.
Nel testo in questione è presente anche il Superbonus 110%, ossia un tipo di agevolazione particolarmente vantaggiosa che consente una notevole detrazione delle spese sostenute per dei lavori di efficientamento energetico e/o antisismici effettuati su un’abitazione.
Per informazioni a riguardo, consigliamo di proseguire nella lettura di questo articolo, a cominciare dal prossimo paragrafo.
Esistono 3 possibili modalità per sfruttare il Superbonus 110%
Il Superbonus 110% rappresenta una importante novità per poter risparmiare sul costo dei lavori su una casa effettuati con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica o il grado di antisismicità.
Per poterne usufruire è possibile scegliere una tra 3 diverse modalità:
- Detrazione del 110% del costo dei lavori e dei materiali durante la dichiarazione dei redditi. La detrazione fiscale viene spalmata per 5 anni in pari importi.
- Sconto immediato in fattura del 100% del costo dei lavori, cedendo la detrazione fiscale all’impresa che ha realizzato i lavori.
- Cessione di un credito di imposta, corrispondente alla detrazione fiscale spettante, a una banca o un’altra società di intermediazione finanziaria. A quest’ultima spetta poi il compito di effettuare una successiva cessione di tale credito.
Le caratteristiche del Superbonus 110%
Lo sconto in fattura del 100%, così come la detrazione fiscale del 110%, o la eventuale cessione del credito di imposta a una banca o un intermediario finanziario, sono possibili per quei lavori completati entro un arco di tempo ben definito.
In base alla legge che regola il Superbonus 110%, i lavori di aumento dell’efficienza energetica e antisismici devono essere completati entro il seguente periodo: dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022. La detrazione fiscale per tali operazioni va ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Per la parte restante dei lavori, ossia quella non strettamente collegata agli interventi antisismici o di efficientamento energetico, le spese vanno invece ripartite in 4 quote annuali dallo stesso importo, e sono da completare entro il 31 dicembre 2022.
Merita di essere menzionato anche un aspetto importante riguardante le detrazioni fiscali: qualora l’importo da detrarre nella dichiarazione dei redditi annuale risulti superiore all’importo IRPEF che il contribuente deve versare allo Stato, questa eccedenza non può essere riportata all’anno successivo, e non è nemmeno possibile ottenere un rimborso in denaro.
Quindi, ad esempio: se l’IRPEF è pari a 5000 euro, ma la quota annua di rimborso ottenibile è di 3000 euro, i 2000 euro eccedenti si perdono.
Per quanto concerne i lavori di miglioramento energetico, al fine di poter beneficiare del Superbonus 110% occorre far salire l’edificio di almeno due classi energetiche. Se questo non fosse possibile, il miglioramento dovuto ai lavori deve fare in modo che l’edificio ottenga la classe energetica più alta in senso assoluto.
La verifica relativa all’aumento della classa energetica può essere fatta attraverso l’apposito Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Sempre per quanto riguarda i lavori di efficientamento energetico, nel prossimo paragrafo spieghiamo quali sono quelli che possono effettivamente rientrare nel Superbonus 110%.
I lavori di miglioramento dell’efficienza energetica che rientrano nel Superbonus 110%
In base al così detto Decreto Rilancio (decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020) poi convertito con modifiche nella legge n. 77 del 17 luglio 2020, le operazioni per le quali si può beneficiare della detrazione prevista dal Superbonus 110% sono le seguenti:
- Installazione del cappotto termico.
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, sia nei condomini che nelle abitazioni unifamiliari.
A seconda della tipologia di edificio su cui si effettuano i lavori, e anche a seconda del tipo di operazione ultimata, esistono precisi tetti massimi di spesa rimborsabili.
I lavori prima menzionati sono quelli trainanti. Significa che uno tra questi deve essere svolto necessariamente ai fini del Superbonus 110%.
Esistono poi altre possibili migliorie che, se eseguite in aggiunta ai lavori trainanti, vanno a sommarsi alle spese che è possibile detrarre. Si tratta di:
- Interventi e opere sull’involucro di edifici già esistenti (per esempio: sostituzione delle porte o degli infissi delle finestre).
- Installazione dei pannelli solari per l’acqua calda.
- Sostituzione degli impianti di riscaldamento con impianti dotati di caldaie a condensazione ad acqua o aria.
- Installazione di infrastrutture che permettono la ricarica di veicoli elettrici.
Il diritto a beneficiare del Superbonus 110% si ottiene anche effettuando delle operazioni di miglioramento della classe energetica su una eventuale seconda casa. Infatti, per un singolo beneficiario il limite massimo di unità immobiliari su cui poter eseguire i lavori è pari a 2.